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  • Trattamento del neurinoma acustico:confronto fra FSR e microchirurgia

    Karpinos M, Teh BS, Zeck O, Carpenter LS, Phan C, Mai WY, Lu HH, Chiu JK, Butler EB, Gormley WB, Woo SY. Department of Radiology/Section of Radiation Oncology, Baylor College of Medicine, Houston, TX 77030, USA. management: a comparison of Patient outcomes after vestibular schwannoma management: a Analysis of risk factors associated with [Neurosurgery. 1995] [Neurosurgery. 2006]



    Finalità dello studio

    Due sono le principali opzioni per il trattamento del neurinoma acustico:la microchirurgia e la radiochirurgia.
    Il nostro obiettivo è stato quello di comparare questi due trattamenti rispetto ad alcuni parametri quali: il controllo sulla crescita del tumore, la preservazione dell’udito, lo sviluppo di neuropatie craniche, complicazioni funzionali di vario tipo ed anche la soddisfazione del paziente.

    Metodi e materiali

    Per comparare le due tecniche abbiamo analizzato 96 pazienti affetti da neurinoma unilaterale trattato o con Leksell gamma knife o con microchirurgia presso il medesimo Memorial Hermann Hospital di Houston,Texas,tra il 1993 ed il 2000.
    La tecnica radiochirurgica comporta un trattamento isocentrico basato su immagini(
    1-30 singole frazioni,casco fisso,immagini da risonanza magnetica) con una dose media di14,5 Gy.
    La microchirurgia include diversi approcci: translabirintico,suboccipitale e della fossa mediana con monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio.
    Le caratteristiche preoperatorie dei pazienti erano simili eccettuate la taglia del tumore e l’età.
    I pazienti sottoposti alla microchirurgia erano più giovani e con tumori più grandi rispetto al gruppo che si è sottoposto alla radiochirurgia.
    I tumori erano classificati in:
    piccoli se minori di 2,0 cm,
    medi da 2 a 3,9 cm
    grandi se maggiori di 4 cm.
    Il periodo di controllo medio del gruppo radiochirurgico è più lungo rispetto al gruppo microchirurgico cioè 48 mesi (da 3 a 84 mesi) nel primo gruppo rispetto a 24 mesi(3-72 mesi) nel secondo



    Risultati


    Non ci sono differenze di rilevanza statistica fra i 2 gruppi per quanto concerne il controllo nella crescita del tumore : 100% nella microchirurgia contro il 91% nel gruppo della radio( p= 0,05%)
    Non ci sono differenze nella preservazione dell’udito residuo ,fra i due gruppi.
    La microchirurgia è associata ad un maggior tasso di neuropatia facciale o del trigemino sia nelle immediate fasi post operatorie che a maggior distanza di tempo.
    Il tasso di sviluppo di una neuropatia facciale è significativamente più alto nel gruppo della microchirurgia che in quello della radio (35% contro 0% nelle immediate fasi post-operatorie) e (35,3% contro il 6,1% a lungo termine)
    Ugualmente il tasso di neuropatia al trigemino è stato significativamente più alto nel gruppo sottoposto a chirurgia rispetto all’altro ( 17% contro 0% subito dopo e 22% contro12,2% a lungo termine)
    Non ci sono differenze significative per quanto concerne una acutizzazione post trattamento dei disturbi lamentati in precedenza quali tinnitus,vertigini,disfagia,mal di testa.
    I pazienti trattati con microchirurgia sono restati in ospedale più a lungo(2/16 giorni rispetto a 1-2 giorni) ed hanno avuto maggiori complicazioni perioperatorie (47,8 contro 4,6%) di quelli trattati con la radiochirurgia
    Non ci sono relazioni fra il tipo di approccio chirurgico usato ed i sintomi post-operatori.
    Non ci sono relazioni fra la dose della radiazione,la taglia del tumore il numero degli isocentri usati ed i sintomi post-operatori del 2 gruppo.

    Conclusioni

    Il trattamento radiochirurgico per il neurinoma acustico è una vera alternativa alla microchirurgia
    Essa è associata ad un più basso tasso sia a breve che a lungo termine di neuropatie facciali e trigeminali e di complicazioni post-operatorie con un minor tempo di ospedalizzazione
    La radiochirurgia produce una maggior preservazione dell’udito(misurabile) rispetto alla chirurgia ed una equivalente preservazione dell’udito residuo così come un controllo pressoché equivalente della crescita del tumore

    tradotto da: PMID: 12459364 [PubMed - indexed for MEDLINE]

  • Il "mantra" del paziente di neurinoma acustico

    ★★★★★★Dovete vedere di persona ciascuno specialista che esegue un certo trattamento (chirurgia,gammaknife,cyberknife,fsr...).
    Dovete chiedere a ognuno informazioni sulle statistiche delle loro terapie e le percentuali di successo nel vostro caso, e solo alla fine prendere la vostra decisione ★★★★★★.

    Crediamo che questo consiglio debba essere”LA BIBBIA”
    di ogni paziente di neurinoma adeguatamente informato.

    Il testo che segue e che racconta l'esperienza vissuta da un paziente statunitense, vi aiuterà a capire perchè.
    Sarà anche utile leggere le esperienze vissute da altri
    pazienti , se volete avere anche una informazione direttamente “dalla fonte”
    In più vi raccomandiamo di leggere la storia di Louis(che abbiamo messo sul forum):
    Louis è un medico che si è trovato ad essere a sua volta un paziente, affetto di neurinoma, ed ha studiato con cura le opzioni a sua disposizione.
    Ha scoperto,tra l’altro che molti dei suoi colleghi gli stavano dando il consiglio sbagliato!

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    " Parlando con molti chirurghi (neuro-otologi, neurochirurghi) che
    praticano interventi di riduzione del neurinoma, ho scoperto che
    molti di essi promuovono il proprio metodo terapeutico perché è quello
    che conoscono meglio - d'altra parte, è un comportamento umano.
    Ho scoperto inoltre che dei quattro neurotologi con cui ho parlato non
    ce n'era uno che avesse una vaga idea di cosa fosse la radiochirurgia.
    Nessuno conosceva Staten Island nè Johns Hopkins e nessuno a veva
    molto da dire sulla gamma knife, se non che "è molto inefficace, a
    meno che non tu sia molto vecchio o malato". Quando gli ponevo
    domande più concrete sulle tecniche della gamma knife, oggettivamente
    non sapevano dirmi nulla di più. E pensare che si trattava di
    specialisti che curano quasi quotidianamente il neurinoma!

    Forse oggi ci sono più medici informati su cio' che avviene nel caso
    di un intervento in radiochirurgia, probabilmente sono stati educati
    anche dalle molte persone che si presentano da loro senza alcuna
    intenzione di sottoporsi a un intervento di chirurgia tradizionale.

    Non riesco ancora a credere che un eminente neurologo, co-presidente
    del comitato scientifico sul neurinoma, mi abbia spedito della
    documentazione sulla radiochirurgia del AN definendola "x-ray
    therapy for ANs". Questo termine - "x-ray therapy" - (terapia dei
    raggi X) è vecchio di almeno vent'anni! Nessun oncologo o chirurgo che
    si occupi di radiochirurgia lo utilizza ai giorni nostri. E' come se
    io chiamassi il frigorifero "la scatola del ghiaccio"!

    Credo francamente che ci vorrà uno strenuo lavoro di educazione da
    parte dei radiochirurghi per convincere i neurochirurghi che esiste
    uno strumento di cura alternativo a quelli tradizionali. Molti
    chirurghi non fanno altro che mettere la testa sotto la sabbia
    rifiutandosi anche solo di prendere in considerazione ogni terapia che
    possa in qualche modo mettere in discussione i loro metodi.
    Nella storia ci sono migliaia di esempi simili. L'elettricità che
    prese il posto della candela, le macchine che sostituirono i cavalli:
    in ogni caso c'è sempre stato qualcuno che è rimasto avvinghiato al
    cavallo o alle candele rifiutandosi di guardare avanti. Molte persone
    resistono ai cambiamenti anche quando i cambiamanenti sono loro
    favorevoli, o rendono loro la vita più facile. Lo vedo ogni giorno
    anche con i computer, con le persone che rifiutano di passare a
    software più aggiornati o più evoluti semplicemente per la paura o il
    fastidio dell'adattamento.

    Non dimentichero' mai che fu il neurochirurgo della mia compagnia
    assicurativa a insistere perchè mi informassi sulla radiochirurgia.
    Sembrava avere cento anni, non aveva un'idea di cosa fosse la
    radiochirurgia per il neurinoma, nè alcuna idea aveva sulle implicazioni
    della radioterapia, della gamma
    knife, dei peacock, dei protone beam, della radiochirurgia
    stereotassica... Il suo lavoro, tra l'altro, sarebbe stato quello di
    convincermi a restarmene nella mia città e farmi operare da un
    neurotologo.

    Come potete imparare dalla mia esperienza, quando state raccogliendo
    informazioni sulle differenti terapie per il neurinoma, fatelo richiedendole
    direttamente agli specialisti che le praticano. In altre parole i
    chirurghi tradizionali (per la maggior parte) non possono o non
    vogliono darvi informazioni adeguate sulla radiochirurgia, perché non
    la conoscono o perché sono in qualche modo "contrari". Ci sono
    sicuramente chirurghi che sono informati e possono dare un parere
    obiettivo su queste nuove tecniche, ma resta sempre consigliabile
    informarsi direttamente dai medici radioterapisti che le utilizzano quotidianamente.

    Lynne Shewmaker

    tradotto da http://www.anarchive.org/